Guardavo la reclame di Mykonos, oggi, il suo mare spudorato, e risentivo l'alfabeto greco dei bettolieri, degli asinai che salgono alle fattorie incollinate mentre in spiaggia scoppia il finimondo, e le discoteche sparano al cielo tutta la musica che hanno, e così mi è venuta la voglia di tornarci. Che la prima volta ero ragazzo, ero appena uscito dalla fanciullezza, e le cose belle non le devi vedere con troppo anticipo, o ti paiono altro. Ho una foto in cui un'amica cattura un gesto mio di tenerezza, seduto su un promontorio incontro al sole calante, in bermuda e camicia coloniale, incosciente di tutto quello che sarebbe stato e perciò felice, la sera prima del traghetto del ritorno, non ancora ammaestrato dalla malinconia che viene quando stai per rincasare. E istintivamente ho frugato nelle scatole di scarpe in cerca di altre storie di quella vacanza sfrontata, e ho ricordato che mi aveva fatto bene sloggiare un po' da Narni, e viaggiare con l'accanimento dei vent...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.