Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

Comico, spaventato guerriero

Animali parlanti, fantasmi di fanciulle suicide, poesie in cerca d'autore, frikkettoni, baroni universitari, motociclisti, feste paesane, valzer compromettenti, fisarmonicisti di talento, figli emigrati, pittori in crisi d'ispirazione, giocatori di rugby, vecchie fattucchiere: c'è  forse troppa roba nel nuovo romanzo di Stefano Benni, Di tutte le ricchezze ,  impreziosito dalla splendida copertina di Giuseppe Palumbo. Un libro che parla fondamentalmente di vecchiaia,  rimpianti e  nuove occasioni. E lo fa col linguaggio consueto del Benni più inventivo, ancorché qua e là colpevole  di una qualche pagina pigra o tirata via come per un'urgenza di conclusione. L'amore tardivo che il vecchio Martin - professore in pensione, donnaiolo, con una relazione tragica alle spalle, che ha scelto di vivere isolato in un bosco - coltiva per una imprevista vicina trentenne dalle fattezze cinematografiche ricorda il vecchio mito di Faust mentre il suo perder tempo appresso a un sa

Quanta Strada da fare, Gino...

Non è che me le vado a cercare col lanternino, le storie: al contrario, mi cadono addosso, a volte quando non mi va neanche di farmi coinvolgere. Lo decidono loro il momento e il modo e non puoi opporti, solo aprire gli occhi e le orecchie. Oggi, in via Veneto, a Roma, dove sono andato per festeggiare con un giorno di ritardo l'onomastico, me ne è capitata una piccola, tra capo e collo. Commovente però, tanto da farmi venir voglia di condividerla. Ciondolavo tra negozi e caffé, senza entrare, pigramente, perché la pigrizia si addice all'ottobre romano. Al tavolino di un bar una signora giovane, meno di quarant'anni, distinta, elegante, con un gran cappello rivista di Macario. Sul grembo un cagnolino piccolo, marrone, sovrappeso: un wurstel. Intorno, via Veneto sciorinava la sua umanità: accanto ai brokers in cerca di fessi da intortare e ai tagliagole, i fantasmi dei vitelloni che vi bivaccarono. La signora a un certo punto ordina dei cornetti, delle paste. Le porta, il cam

Io e Red

Questo libro piacerà a quelli che amano i Pooh. E piacerà anche a quelli che non li amano, i quali potranno trovarci roba di un qualche valore universale: sentimenti, amicizia, onestà, tante cose non proprio trascurabili, direi. Ma non la storia del gruppo: se cercate quella, cambiate strada, ci sono volumi ben fatti con tante foto che la raccontano. Qui c'è la storia di un uomo che solo per inciso (già, per inciso: si parla di un musicista) è anche il bassista della band più famosa d'Italia. Una storia che comincia nella campagna trevigiana del secondo dopoguerra e arriva a oggi seguendo un filo di ricordi, racconti, gag (sì, perfino quelle), incontri, scelte esistenziali, destino. Red Canzian ha venduto coi suoi tre colleghi 50 milioni di dischi e non se la tira. C'è chi lo fa avendone venduti molti di meno. Ma a parte questo, Red è un bel ragazzo sessantenne che ha avuto molta fortuna nella vita - tutta meritata -  qualche dolore, come chiunque, parecchia tenacia e un o