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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Un signore gentile

Nel 1975 Gastone impartì per qualche mese lezioni di piano alla moglie di Pino Zac, il Forattini dell'epoca. Mi ricordo i suoi disegni satirici su Paese Sera: sbeffeggiava ministri e clero, demoni e santi. La striscia più geniale era Kyrie&Leison : un diavoletto che faceva scherzi da prete a un prete. In una vignetta gli ficcava un ritratto di Carlo Marx dentro la bibbia, cosa che provocò la prima risata adulta della mia vita. Sospetto che allora tutto fosse più politico di oggi, più impegnato, ma nel senso più nobile del termine: tutto era serio perché di tutto si poteva ridere. Oggi guai a chi scherza con Dio, a chi fa battute sui vegani, sugli animalisti. Mi viene il sospetto che quando, pur a difesa di un diritto, ci mostriamo intransigenti, lì diventiamo ridicoli. E comunque. Pino Zac accompagnava la moglie, che suonava con buona scioltezza, per quanto ne potessi capire. Un giorno Gastone gli chiese di fare un disegno per me. Lui schizzò un topo che faceva le pernacchie

Un'idea di leggerezza

Indifferente al Covid, battagliera, una ragazza sui cinquanta attraversava via Massarucci, stamattina, poco dopo le undici. Le caviglie allenate, le natiche sode, vestiva una camicia a colori che scintillava al sole. Non teneva gli occhi bassi, come gli sconfitti, ma al contrario dritti e fieri davanti a sé a fare scempio di ogni timidezza. Dal braccio sinistro, all'altezza del gomito, le partiva un filo di plastica e saliva in alto, sopra la testa. All'altro capo c'erano attaccati quattro o cinque palloncini di elio, due rossi, due blu e uno bianco, uguali a quelli dei giostrai. Non so dove andasse, a chi li portasse, o se qualcuno - un venditore pakistano -  le avesse chiesto di reggerli mentre correva a comprar da mangiare. Quel che conta è che regalava un'idea di leggerezza, un vento di libertà, a tutti quelli che la guardavano, i quali - nessuno escluso, ci scommetto - provavano invidia. Fuori di un minimarket la fila dei pensionati coi numerini, le maschere e

L'hai detto!

Da circa un anno ho legato al polso sinistro due cordicelle. Una me la regalò un ragazzo maliano, una domenica mattina che ai giardini pubblici leggevo il Corriere dello Sport. Stava seduto sul cordolo di cemento, a vendere elefanti di legno. Mi avvicinai e gli diedi tutto quello che avevo in tasca, una ben misera ricchezza: tre euro e venti centesimi. Ci mettemmo a parlare, dopo che mi ebbe ringraziato una dozzina di volte. Mi raccontò che il Mali è un paese senza mare,  e che noi italiani siamo privilegiati ad averne ovunque volgiamo lo sguardo. Il mare è una gran libertà, Messié: se hai il mare puoi scappare in parecchie direzioni - disse, e io non seppi dargli torto. Quando feci per andarmene volle regalarmi a tutti i costi un braccialino di corda bianco e blu. I colori della spuma e delle onde , precisò. Disse che attorno al suo paese c'è solo terra, per tutto il perimetro, e gente talora ostile. E che un paio di volte gli avevano sparato, e se l'era cavata per il ro