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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

La pista cifrata

Per tutta l'adolescenza ho odiato La settimana enigmistica , che pubblicava ad ogni numero un mucchio di cruciverba e rebus e una sola Pista cifrata , quel giochino in cui bisogna unire dei puntini numerati con un tratto di penna fino a che non compare una vignetta. In famiglia c'era sempre qualcuno che mi anticipava, cosicché quando finalmente la rivista mi arrivava a tiro potevo solo constatare che Pietro, Gastone o Gino - che saliva da via Cardoli a via della Pigna tre o quattro volte al giorno, ogni volta con un pezzo di spesa differente per il pranzo della festa - m'avevano rubato il divertimento. Scrissi alla redazione, una mattina di luglio che non avevo niente di meglio da fare, né imprese per la testa né amici per la piscina, chiedendo che ne pubblicassero di più, di piste cifrate, che ne mettessero almeno un'altra.  Devo sempre far la corsa con quelli di casa - specificai, ma nessuno si degnò di rispondermi. Col tempo, mentre le stagioni s'infoltivano di

Aranova

Ultimamente, per affetto, scendo di frequente a Torrimpietra, a due passi da Fiumicino, e nelle ultime tre occasioni ho alloggiato in un residence di Aranova, perché dai suoi balconi si vede il mare. Il caso ha voluto che tutte e tre le volte fosse disponibile solo la camera numero diciotto, e così, a dispetto degli altri venticinque mini appartamenti del complesso, tutte e tre le volte ho passato la notte sullo stesso letto, fatto il caffè con la stessa moka, notato la stessa macchia di bruciato sul medesimo piano cottura e acceso a volontà la stessa aria condizionata. L'ultima volta, sabato 9 luglio, l'altroieri. Quella stanza, graziosa assai e ben arredata, ha un tavolo sotto una finestra che a me fa gioco per scrivere, un letto matrimoniale, una cucina con tutto ciò che serve e un bagno luminoso con una grande vasca in cui si entra perfino in due. E poi, sopra un ripiano davanti al letto, ha un televisore che le volte scorse, a suo capriccio, si accendeva da solo. La signor

Abiti su misura

Ho intuito una cosa, mentre stanotte smaniavo per il caldo, forse una verità, forse una bugia che mi verrà utile per una storia: la vita che ci capita si adegua alla nostra indole, ne replica l'eccentricità. A patto che uno sia eccentrico, naturalmente, che è il posizionamento migliore che io conosca. A me, che temo e spero di esserlo, son capitate avventure che la mia natura ha attirato, corteggiato, tanto da farmi persuaso che niente accade per destino, ed è tutta un'attrazione, come il ferro per le calamite. Così le fughe rocambolesche dalle case tristi, la smania di abitare ogni due o tre anni in posti diversi per vedere se l'ultimo è quello giusto, l'ostinazione a vivere di parole sperando che vengano rispettate di più e che i cantori del nulla siano zittiti, una buona volta, gli amori in burrasca e la solitudine recitata con la ridicola fierezza dell'artista, sono gesti e sentimenti che evocano trionfi e tragedie, un luna park di giorni mirabolanti senza soluz