Ho corteggiato per così lunghi anni la perfezione, che solo di recente mi sono accorto che non esiste. Credevo fosse un'isola dove poter sbarcare dopo aver fatto il giro del mondo, e lì metter su casa, e una volta iniettato cemento armato nelle fondamenta nulla l'avrebbe scossa. Invece. Invece non solo non è mai nata ma il suo contrario - che ho sempre considerato una mutilazione del talento - è probabilmente un valore. Da che scrivo - con umiltà, cento difetti e un pregio - mi sono ogni volta rammaricato di non aver centrato bene una storia, di aver usato una parola al posto di un'altra - naturalmente migliore ma venuta dopo, a libro edito, e quindi troppo tardi, - di aver creato confusione attribuendo a un personaggio gesti e umori riservati due pagine prima a un altro. Maturando - o come direbbe malignamente mia figlia invecchiando - mi persuado che l'imperfezione è il sistema migliore per raccontare il mondo imperfetto che abbiamo. È una questione di sintonia, ins...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.