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L'hai detto!



Da circa un anno ho legato al polso sinistro due cordicelle. Una me la regalò un ragazzo maliano, una domenica mattina che ai giardini pubblici leggevo il Corriere dello Sport. Stava seduto sul cordolo di cemento, a vendere elefanti di legno. Mi avvicinai e gli diedi tutto quello che avevo in tasca, una ben misera ricchezza: tre euro e venti centesimi. Ci mettemmo a parlare, dopo che mi ebbe ringraziato una dozzina di volte. Mi raccontò che il Mali è un paese senza mare,  e che noi italiani siamo privilegiati ad averne ovunque volgiamo lo sguardo. Il mare è una gran libertà, Messié: se hai il mare puoi scappare in parecchie direzioni - disse, e io non seppi dargli torto. Quando feci per andarmene volle regalarmi a tutti i costi un braccialino di corda bianco e blu. I colori della spuma e delle onde, precisò. Disse che attorno al suo paese c'è solo terra, per tutto il perimetro, e gente talora ostile. E che un paio di volte gli avevano sparato, e se l'era cavata per il rotto della cuffia. Però adesso sono qui: - aggiunse - non è una gran fortuna? Da quel giorno quella cordicella non l'ho mai tolta. Non spero che mi porti fortuna. Spero mi faccia rendere conto - ogni volta che ne dubito - della fortuna che ho, e non è proprio la stessa cosa. L'altro ornamento invece l'ho comprato da un frate, al santuario di Poggio Bustone, neanche un mese dopo. È un cerchio di corda con dei piccoli tau pendenti di legno. Il frate voleva invitarmi a pranzo, con l'acquolina in bocca disse che il cuoco aveva fatto le lasagne. Mi raccontò poi di un sedile di pietra dove secondo la tradizione si metteva a meditare san Francesco. Io credo meditasse poco, obiettai. Si dava da fare per i derelitti, invece, senza troppe filosofie. Il frate prese a guardarmi dispettoso e poi rispose: L'hai detto! Ma la chiesa non vuole che se ne parli in modo pericoloso. Pericoloso: che aggettivo strano. Ha una natura ambigua - pensai. Comunque le due cordicelle col tempo si sono annodate tra loro, intrecciate come rametti giovani attorno al mio polso. Sono diventate un solo povero monile che porto con disinvolta fierezza. E qualunque significato abbia quell'abbraccio, mi conforta.

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