Stanno certe case serrate dietro certe persiane chiuse che costeggio da una vita con la voglia eterna di guardarci dentro, e vedere che stanze acchittate hanno , così come oggi a Narni, che inseguivo le nuvole. Ma in concreto le nuvole che sono? Me lo strachiedo da che il passato ha smesso di essere presente e ha cominciato a trasmutarsi in memoria, come il metallo vile in oro. Ho strapazzato i ricordi in lungo e largo: più vicini, per quanto remoti - preparavo il primo esame d'università e scappavo a san Girolamo col libro di storia della stampa e Dylan Dog, e sdraiato sull'erba indovinate che leggevo? - e remotissimi - giocavamo a tennis alla Valletta le sere di giugno e poi cenavamo insieme all'aperto, con le polo Fred Perry che sembrava ci sponsorizzasse, freschi di doccia. Dove sono finiti, tutti? I morti sono morti, ok, ma ci sarà pure un posto dove alloggiano, mica davvero crederete che si svanisca nel nulla? E magari da una vita - da che sono appunto morti - cerca...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.