Domani sta arrivando la pioggia. Il vento invece è già qui, sul mio terrazzo; scompiglia la confusione degli oggetti - i libri, le tazzine di caffé, le sigarette della sera - dando loro un ordine casuale più convincente del mio. Tutto appare come è: mischiato a tutto, senza la pretesa di dominio delle cose che fa patetici gli esseri umani. Il secolo di misantropia di Marquez ha le pagine arricciolate dalla mia trascuratezza: l'ho lasciato sul tavolo di plastica, in mano all'inverno, dopo che fino a ottobre mi ha fatto impazzire a rileggerlo , giusto trentanni dalla prima volta. Tanto so e tanto basta di un giovedì d'attesa di un'altra stagione quando credevo che quella uscente fosse l'ultima. Esser vivi non è scontato e non è poco. Perché sono andato in edicola, la più gradevole tra le tante che frequento - per la cortesia sorrisa e antica del giornalaio, un uomo che pare scusarsi per ogni cosa che dice - e l'ho trovata chiusa. Chiuso per lutto , ci hanno i...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.