Ieri avrei voluto avere quarant'anni, una figlia di sei e una moglie viva. E le ho avute, tutte quelle cose, in un certo senso: le ho immaginate. Poche volte riesco con la fantasia a figurare la realtà, ieri sì, era tutta attorno a me. Se esiste una seconda occasione vorrei che fosse questa: annullare gli ultimi quindici anni coi loro disastri e le ipocondrie e riavvolgere il nastro. Io solo lo saprei, l'immaginazione ha questo potere. Io soltanto saprei quel che succede da quel momento in avanti, e farei di tutto per evitarlo. Ti ho tenuto poco per mano, figlia mia, vorrei farlo di più, e nascondere una seconda volta la ghianda nel tronco cavo. Ricordi? Dissi Torniamo su quest'inverno e vediamo se c'è ancora, o se uno scoiattolo l'ha rosicchiata , e tu hai voluto che ti prendessi in braccio per spingerla più in fondo alla quercia. Tua madre ci guardava, era appena stata dalla parrucchiera, aveva i capelli neri, a parte noi due erano il suo unico vanto, la sua dolce
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.