Il sole si bagna nel mare di Corfù, ho diciannove anni, è il 1986. L'albergo ha i muri bianchi, e col blu dello Jonio mi fanno venir voglia di rimanere qui per sempre, di farmi greco, aprire una botteguccia di αμφορείς e campare felice per il resto dei miei giorni. La mia ragazza ha la pelle salata, ha detto Vado a togliermi la sabbia di dosso , è sotto la doccia. Mi lascerà tra due mesi e diciassette giorni, il ventotto di ottobre, per stare con un tale che lei definirà più strutturato , ma in questo momento non ne ho il minimo sospetto, e allora la vita è grandiosa. Sotto la finestra dalle tende gonfie di vento passano i venditori di corbezzoli e si chiamano l'un l'altro con nomi che somigliano a quelli degli eroi omerici ma senza averne la ferocia: ridono, si raccontano barzellette sconce, si danno appuntamento in taverna. Siamo qui con altri due amici, alloggiano tre camere dopo la nostra, un altro uomo e un'altra donna. Siamo all'avventura ma i soldi stanno fin...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.