Scrivo di quell'inezia che ho capito e di quell'universo che non afferro, scrivo per tenere un fiammifero acceso in una immane caverna: ne ho intuito l'ingresso, non ne vedo la fine. Scrivo d'amore conoscendolo alla lontana, cugino di terzo grado, ho raccontato di gente innamorata ed è stato come improvvisare all'esame di Glottologia. Mi capitò sul serio: mi fecero una domanda assurda e me la cavai con la parlantina, senza avere idea di cosa dicessi, senza ascoltarmi per non scoppiare a ridere. Forse per questo - perché ho più tempo per intuire qualche verità - ho un debole per le storie potenzialmente infinite, come The walking dead , il serial ma anche il fumetto, racconto imperfetto che ti incolla ai suoi eccessi fino a farti scordare che ti sta romanzando i tuoi, e allora dici Non può succedere . Invece è già successo, proprio a te. Una metafora gli zombi, mica ci vuole una testa d'uovo a capirlo. Come il dio tatuatore, come Mirka, se mi passate la presunz...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.