Le stagioni di passaggio sono quelle che preferisci. Quando l'estate, femmina volubile, va a letto con l'autunno, maschio malinconico, nascono belle speranze. Le cose attorno cambiano. Non lo fanno apposta: è nella loro natura. La prima mutazione è che devi metterti gli occhiali. Prima leggevi il breviario nelle mani del prete come un falco che stesse centro metri sopra, appollaiato su una grondaia; ora non vedi nitide neanche le tue dita. A lei saresti piaciuto lo stesso, da morire. Anzi: da vivere. A lei piacevi sempre, anche in pigiama e mezzo sbronzo la sera di carnevale. Ma stavolta non devi parlare d'amore - non solo d'amore, almeno - sennò tutto prende una piega triste e non vuoi, non questa volta. Stai parlando di mutazioni. Quel che ti ha trasformato è stato ciò che ostinatamente hai inseguito e raggiunto e poi corteggiato e tradito - a volte - e infine riconquistato. Musica, libri: parole, fondamentalmente. Hai amato le parole, ci hai fatto l'amore. Te l...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.