Gli italiani non leggono i racconti brevi eppure quanto mi piace scriverli. Pare sia una repulsione tutta nostra: in America, Spagna, nei paesi del nord Europa, in Oriente, in Africa, vanno alla grande e allora è da un po' che medito di trasferirmi all'estero. Il guaio è che sono pigro, non conosco il catalano, il cinese e l'occitano e dunque sto, come da ragazzino a sette e mezzo, sperando che almeno una volta il banco sballi. Conosco editori che se ne lamentano - non del fatto che io voglia restare, ma dei racconti che non vendono. Loro li pubblicherebbero più che volentieri, se solo avessero un pubblico bastevole. Che poi non vi pare una contraddizione questa cosa? Tutte le statistiche - notoriamente poco attendibili in quanto teoriche, senza riscontri oggettivi, del tipo Se te dico che è così te devi da fidà - giurano che in questo nostro strano paese si legge poco. I racconti dovrebbero essere privilegiati, in tal caso. Il problema allora forse è un altro: è che in It...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.