Il treno delle vacanze: neanche credevo esistesse più. Due giorni fa mi ci son ritrovato sopra perché non mi andava di guidare, ma di sonnecchiare al dondolio del vagone, facendomi di ricordi. C'erano più villeggianti di quanto pensassi, famiglie intere, una signora in abiti aderenti che sgranava un rosario, un prete giovane che non le ha tolto un istante gli occhi di dosso, un cane che guidava i passi combattivi di un cieco, un uomo misterioso in giacca e cravatta, pantaloni lunghi e scarpe di vernice, a dispetto del caldo importante. E poi c'era lei, che è salita per ultima, sola e smarrita, con in mano una borsa di maglia dentro cui si intuivano un cellulare, un pacchetto di Gauloises, uno di assorbenti, una bottiglia d'acqua e un cambio di biancheria intima. Andavamo tutti al mare, chi per qualche giorno, chi come me per poche ore, tutti apparentemente in credito con la buona sorte, tutti in forma, a parte un paio di adolescenti in sovrappeso. La ragazza con la borsa di...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.