Per tutta l'adolescenza ho odiato La settimana enigmistica , che pubblicava ad ogni numero un mucchio di cruciverba e rebus e una sola Pista cifrata , quel giochino in cui bisogna unire dei puntini numerati con un tratto di penna fino a che non compare una vignetta. In famiglia c'era sempre qualcuno che mi anticipava, cosicché quando finalmente la rivista mi arrivava a tiro potevo solo constatare che Pietro, Gastone o Gino - che saliva da via Cardoli a via della Pigna tre o quattro volte al giorno, ogni volta con un pezzo di spesa differente per il pranzo della festa - m'avevano rubato il divertimento. Scrissi alla redazione, una mattina di luglio che non avevo niente di meglio da fare, né imprese per la testa né amici per la piscina, chiedendo che ne pubblicassero di più, di piste cifrate, che ne mettessero almeno un'altra. Devo sempre far la corsa con quelli di casa - specificai, ma nessuno si degnò di rispondermi. Col tempo, mentre le stagioni s'infoltivano di ...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.