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Ridere

Una volta un amico mi insegnò la morte. Mi mostrò cos'è, al di là di ogni ragionevole dubbio. Solo che io ero distratto dalle ragazze, e giovane, e non gli diedi ascolto: pensavo scherzasse, o esagerasse. Mi disse che stava per morire e che non gliene importava. Eravamo sulla gradinata di uno stadio, proprio come Billy Crystal e Bruno Kirby in Harry ti presento Sally. Al quarantesimo del primo tempo, mentre tiravano un corner, mi guardò e disse Ho un linfoma, mi resta poco da campare. E però lo ammise con una tale noncuranza, con una tale allegria, che appunto credetti mi stesse prendendo per i fondelli. Giorni dopo, in pizzeria con altra gente, tornai sull'argomento, gli chiesi come gli fosse venuto in mente di giocarmi uno scherzo del genere. E chi scherza? - rispose: È tutto vero. Insomma gli avevano diagnosticato quella schifezza in seguito a certi dolori al petto, tanto che se ne andò nel sonno, neanche un mese dopo. In quelle settimane lo trovai affaticato, pallido e allegro. Mi diceva che non era il primo, cui toccasse di morire, e che in fondo gli piaceva l'idea di confrontarsi col mistero. Quando ancora ce la faceva ad andare in bici facemmo una piccola sgambata lungo il Nera e ci sedemmo al tavolino di un bar sul fiume a bere una gazzosa. Tu pensi che gli animali ridano? - mi domandò a quel punto. Gli animali? - ripetei stordito. Tirò fuori una sua teoria stramba secondo cui gli animali non ridono o se ridono non lo danno a vedere. Ridere è una prerogativa umana - insistè, - peccato che creiamo troppe poche occasioni per farlo. Mi piacerebbe ridere a crepapelle una o due volte, prima di partire. Gli ultimi giorni li passò a letto, rintronato di farmaci. Delirava, chiamando sua madre morta e giurando che era accanto al suo letto, bella e luminosa. Non l'avete vista? Non è possibile che non l'abbiate vista: era qui un momento fa - ripeteva con gli occhi persi. La sera in cui morì ero passato a trovarlo: due ore prima ero lì. Dormiva, e sembrava il ragazzo più consapevole del mondo. Il giorno del funerale suo padre mi disse che improvvisamente aveva fatto una gran risata, che era rimbalzata sonora per tutta la casa, e poi era andato via.

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