Non tutti gli oggetti hanno la stessa smarribilità. Certi hanno una purezza di smarrimento prossima al cento per cento, certi altri al novanta, certuni al settanta. Come per il cioccolato fondente, la percentuale fa la qualità: più sono smarribili più sono essenziali. Per esempio io perdo in continuazione gli occhiali da sole quando devo guidare, gli auricolari se vado a camminare, il cellulare appena arriva un messaggio d'amore. Così mi lascio abbagliare, m'insentiero nei boschi senza musica e faccio la figura di quello dal cuore di pietra, ma in realtà è solo che le ho perdute, quelle maledette suppellettili. Perché loro tre in particolare - non solo loro, sia chiaro, ma loro in specie - hanno una natura che le spinge istintivamente a nascondersi, a farsi trovare con fatica e poi a scomparire di nuovo - talora perfino appena rintracciate, che le avevo in mano, le ho posate un attimo per lavarmi i denti e non mi ricordo più dove. Ecco il destino degli oggetti dispettosi: ent...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.