Parlavamo dell'utilità dei libri, poco fa, a tavola. Una cosa che è venuta con sè, mentre aspettavamo il dolce, e qualcuno l'ha negata, non io, che coi libri ci convivo come un amante ostinato. Ho provato a dire che leggerli fa la differenza, che se incontri una persona che legge te ne accorgi, generalmente ha idee plurali, punti di vista poco granitici, curiosità per cose che vanno lontano, per le parole e la loro scorza, per le parole e la loro sostanza, e l'albero genealogico che le ha camminate fino a noi. Non ho convinto nessuno dei detrattori e non era mia intenzione: compito degli umanisti non è convincere, al massimo discorrere. Che è una cosa che mi piace assai, al pari della pizza napoletana e del gelato al torroncino. Così come credo che aver confidenza con le storie ben raccontate migliori la nostra vita e accorci le distanze dal prossimo, allo stesso modo sono certo che essermi invaghito di certe traiettorie di pensiero, di certe frasi-libellula, di certe af...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.