Un amico narnese che abita lì ci ha portato poi a mangiare in una trattoria fuori la cinta di mura. Era tardi, noi stanchi per il viaggio, lampade a petrolio sopra i tavoli; Spagna-Francia, il calcio dei ricchi, gocciolava gli ultimi minuti da un televisore lontano. L'amico mi ha detto "Qui devi prendere le specialità lucchesi" e io che non amo la carne ho esitato. Alla fine ho scelto i tortelli al ragù, carne e sugo dentro e fuori. Buon dio, che meraviglia. Una pasta così speciale mi sa che non l'ho mai mangiata: per ricordarmela, le ho fatto una foto. Qui a Lucca è bello, bello vero: ci sono così tante storie che qualcuna me la tengo in serbo per il prossimo libro. Per esempio le insegne dei negozi: tu vedi, che so, Cravatteria, entri e vendono dolciumi, o borotalco. "E le cravatte?", chiedi. Ti spiegano che l'insegna è vecchia di quarant'anni e che lì c'è l'usanza di mantenere il passato sui muri, perchè il passato ha una dignità che non si può tradire.
Un amico narnese che abita lì ci ha portato poi a mangiare in una trattoria fuori la cinta di mura. Era tardi, noi stanchi per il viaggio, lampade a petrolio sopra i tavoli; Spagna-Francia, il calcio dei ricchi, gocciolava gli ultimi minuti da un televisore lontano. L'amico mi ha detto "Qui devi prendere le specialità lucchesi" e io che non amo la carne ho esitato. Alla fine ho scelto i tortelli al ragù, carne e sugo dentro e fuori. Buon dio, che meraviglia. Una pasta così speciale mi sa che non l'ho mai mangiata: per ricordarmela, le ho fatto una foto. Qui a Lucca è bello, bello vero: ci sono così tante storie che qualcuna me la tengo in serbo per il prossimo libro. Per esempio le insegne dei negozi: tu vedi, che so, Cravatteria, entri e vendono dolciumi, o borotalco. "E le cravatte?", chiedi. Ti spiegano che l'insegna è vecchia di quarant'anni e che lì c'è l'usanza di mantenere il passato sui muri, perchè il passato ha una dignità che non si può tradire.
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