C'è stato un tempo, ormai morto, in cui la famiglia allargata si radunava la domenica per il pranzo solenne e per le partite di pallone . Non tutte le settimane, ma se capitava che a qualcuno venisse l'idea, si facevano le cose per bene. Vi racconto come. Allora, non si poteva cominciare a mangiare più tardi dell'una perché altrimenti non ci sarebbe stato il tempo per il liquore e per digerire almeno la lasagna, anzi che ci fosse il calcio d'inizio . Alle tre la tavola doveva essere sgombra, a parte i dolcetti che venivano lasciati per chi si fosse fatto goloso tra il primo e il secondo tempo. Le donne di casa erano onorate di fiori e promesse di pomeriggi al cinema , in cambio del menù che avevano preparato, e naturalmente gli uomini lavavano i piatti e rigovernavano il disordine. La stanza del camino, da sempre detta misteriosamente cucina vecchia , che in realtà cucina non era mai stata, era la nostra tribuna Monte Mario . Si schieravano le poltrone a semicerchi...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.