Settimana scorsa un'ex allieva mi chiama e mi chiede se l'accompagno in un posto. Non specifica dove, mi dice solo che non me ne pentirò e siccome son curioso per natura faccio e vado. Prendiamo la sua macchina, il viaggio è breve: pochi chilometri fuori città; lei ormai ha una trentina d'anni, in classe era famosa per suggerire sottovoce ai compagni durante le interrogazioni, adesso pare un'altra persona, mi racconta di quanto ami suo marito, di quanto siano felici, eccetera eccetera. Lo specifico perché non pensiate male, che lo so che stavate già su quella china. Ci fermiamo davanti a un cimitero di campagna, la ragazza compra una gerbera da un fioraio che espone la sua merce nel cassone di un'ape: Così risparmio sull'Imu , ci rivela ridacchiando. Entriamo e comincio a seguirla tra le tombe. Mi piacciono quelle a campo, ricordano i camposanti inglesi, dove la morte sembra il sonno della domenica e l'erba una coperta leggera. Fatti una cinquantina di passi...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.