Il primo veleno della fanciullezza è quando scopri che le persone si rompono, e muoiono. Fino a quel giorno ne avevi il sospetto ma pensavi che fosse una specie di controindicazione degli adulti, per la quale c'era comunque un rimedio, da qualche parte. Quando poi un tuo zio che vedevi sempre taciturno e ombroso alle riunioni di feste comandate, che spizzicava le pietanze e ti incuteva un po' di timore, sparisce sul serio e per sempre dalla banda dei parenti, realizzi che la morte non è una leggenda. E che toccherà anche a te. Il pensiero successivo per fortuna è Ma chissà quando , e lo metti via, quello spavento, dentro un baule dell'anima, come un fumetto logoro in cantina. Sai che è lì, però. Non lo consideri più, la gran parte del tempo non ci pensi ma incombe su di te e ti agguanta quando hai la febbre alta e deliri, o nel torpore nauseato dopo un'indigestione, o nelle ombre di una stanza poco illuminata. La notte di Natale del 1977 Charlie Chaplin morì nel sonno....
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.