Poso la giacca sulla sedia della cucina, lei prepara il caffè. Siamo stati insieme una vita fa, non eravamo innocenti e non è il caso oggi di ricordare i nostri sotterfugi di un tempo. Mi ha telefonato per chiedermi di vederci ma, come è sua abitudine, senza farlo sembrare importante: Quando e se ne hai voglia - ha specificato. Le ricordo che non bevo caffè al pomeriggio, deve averlo dimenticato, me lo mette davanti lo stesso, Non fare il bambino, è solo mezza tazza - dice. Obbedisco, mi placo, e lei prende a raccontare. Sa che amo che mi si raccontino le cose, forse ho amato anche lei, dentro quella stagione adulterina che attraversammo, e allora è come se oggi m'innamorassi due volte, e per venti minuti. La prende alla lontana - Sono andata a vedere il film di Salvatores, in sala c'ero solo io, il proiezionista voleva andarsene, ho dovuto insistere . S'annuvola, mi versa altro caffè, la guardo male, ride. Poi continua - A casa, quando sono tornata, mi son caduti gli oc...
Sdraiato sui binari: diario di bellezze malsincere in attesa del treno. Sperando che porti ritardo.